La tecnologia ad onde d’urto per la disfunzione erettile è una procedura innovativa e molto recente che si sta sviluppando rapidamente, attestandosi come una delle terapie più efficaci per la soluzione dell’impotenza.
In questo articolo approfondiremo tutti gli aspetti più importanti di questo approccio, analizzandone in particolare i vantaggi, le indicazioni terapeutiche, lo svolgimento del trattamento, e le aspettative di successo.
- La terapia con onde d’urto a bassa intensità
- A cosa servono le onde d’urto
- Onde d’urto disfunzione erettile, a chi sono adatte
- Controindicazioni alle onde d’urto per la disfunzione erettile
- Come si applicano le onde d’urto
- Quanto dura il trattamento
- Dove svolgere il trattamento ad onde d’urto per la disfunzione erettile
- Onde d’urto disfunzione erettile, domande frequenti
- Conclusioni
- Fonti
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La terapia con onde d’urto a bassa intensità
Il trattamento con le onde d’urto a bassa intensità per il deficit erettile rientra tra le cosiddette terapie fisiche dell’impotenza.
Si tratta di onde meccaniche che vanno a colpire ripetutamente la muscolatura del pene, in seguito all’azione di un manipolo che focalizza le onde d’urto proprio a livello della muscolatura dei corpi cavernosi.
È un tipo di terapia che induce una reazione detta di neoangiogenesi: in sostanza promuove la crescita di nuovi vasi sanguigni. Con un’immagine, come se noi andassimo a ristrutturare una spugna lisa e la arricchissimo di nuovo tessuto, in questo caso di tessuto vascolare che porta maggiore sangue al pene in fase di erezione.

La terapia con le onde d’urto è una terapia di tipo ambulatoriale che si fa su un lettino del nostro studio. Si eseguono generalmente sei sedute a distanza di una settimana l’una dall’altra, e ogni seduta dura circa venti minuti.
Non c’è bisogno di anestesia perchè è una terapia indolore, né si fa uso di antidolorifici dopo il trattamento perchè non lascia una coda di dolore.
Tra i vari vantaggi della terapia ad onde d’urto per la disfunzione erettile, quello sostanziale è che possiamo offrirla a tutti i tipi di pazienti perché non ha effetti collaterali, in quanto le onde vengono focalizzate a livello del tessuto cavernoso del pene, senza quindi dare effetti in altri distretti dell’organismo.
NOTA: per approfondire ulteriormente, sia attraverso contenuti scritti che video, è possibile consultare il nostro sito interamente dedicato alle onde d’urto per la disfunzione erettile.
Quanti tipi di onde d’urto ci sono
Le onde d’urto sono un tipo di onda meccanica: quindi, tecnicamente, le onde d’urto sono tutte uguali. Quello che cambia è la sorgente delle onde d’urto.
È la macchina che eroga le onde d’urto a conferire all’onda delle caratteristiche fisiche diverse in termini di:
- fuoco, cioè l’area raggiunta dall’onda d’urto;
- penetrazione, cioè quanto profonda o superficiale sia l’onda d’urto a livello dei tessuti;
- intensità, cioè il grado di energia erogato.
Nel deficit erettile si usano le onde d’urto a bassa intensità per evitare che queste siano lesive nei confronti del tessuto vascolare.
Le onde d’urto ad intensità alta, invece, sono quelle utilizzate per rompere dei tessuti o delle masse (come ad esempio i calcoli renali, o le calcificazioni tendinee).
A seconda del tipo di generatore c’è un diversa dimensione del fuoco e, conseguentemente, una differente densità di energia nel fuoco stesso (una differente intensità).
I generatori elettroidraulici hanno un fuoco di grande dimensione, cioè coprono un’area più ampia.
I generatori piezoelettrici hanno un fuoco piccolissimo.
Infine ci sono i generatori cosiddetti elettromagnetici che hanno un fuoco medio.
Nella terapia della disfunzione erettile vasculogenica, noi abbiamo bisogno di un generatore regolabile quanto ad erogazione di energia (tra gli 0,10 e gli 0,25 millijoule per millimetro quadrato) e profondità di azione, nonché con un fuoco ottimale (di dimensioni intermedie).
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A cosa servono le onde d’urto
Il principio su cui si basano le onde d’urto è quello della cosiddetta neoangiogenesi: in presenza di un’alterazione del flusso sanguigno, determinato fondamentalmente da ipertensione, da dislipidemia (alterazione del colesterolo e dei trigliceridi), dal diabete, dalla sindrome metabolica, si innescano delle modificazioni strutturali dei vasi sanguigni (la cosiddetta arteriosclerosi) che portano ad alterazioni funzionali degli stessi.
In questi casi i vasi sanguigni diventano più rigidi, meno estensibili, riducono il loro calibro, e appaiono incapaci di dare quella reazione di vasodilatazione che serve a fare entrare sangue all’interno del pene e a dare pressione in alta quantità. Quindi si crea questa funzione endoteliale che altera la circolazione in fase di erezione.
Le onde d’urto agiscono proprio con questo meccanismo, cioè sono in grado di ridurre il danno ossidativo creato da questi fattori di rischio circolatorio, portando alla produzione e alla stimolazione di un enzima particolare, l’ossido nitrico sintetasi endoteliale (eNOS), che all’interno del corpo cavernoso del pene rilascia dei fattori di crescita endoteliale. Questi promuovono la proliferazione di nuovi vasi sanguigni.
Tale processo, a base di sofisticate interazioni biochimiche, porta, in sintesi, alla cosiddetta neoangiogenesi e neovascolarizzazione, cioè alla proliferazione dei nuovi vasi sanguigni. Questo è il motivo per cui le onde d’urto sono considerate efficaci nel trattamento della disfunzione erettile (perlopiù vasculogenica).
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Onde d’urto disfunzione erettile, a chi sono adatte
La terapia con onde d’urto viene impiegata per il trattamento del deficit erettile di origine vascolare, cioè quel tipo di impotenza causata da una scarsa circolazione arteriosa nel pene. Quando ciò accade, la quantità di sangue che entra nei corpi cavernosi non è sufficiente a garantire un’erezione soddisfacente, per consistenza e durata.
PER APPROFONDIRE: con il questionario IIEF5 è possibile svolgere un test auto-valutativo della propria funzione erettile, anche online e in forma anonima.
In sostanza, la terapia funziona bene in tutti i casi in cui il paziente non ha un’erezione completa a causa di un problema circolatorio di forma medio lieve. In questa categoria, ad esempio, rientrano la quasi totalità dei fumatori, i soggetti con arteriosclerosi, e i soggetti dislipidemici.
Si può affermare che la terapia ad onde d’urto non è per tutti, ma tuttavia può risolvere il problema di molti, considerando che per la maggior parte i deficit erettili hanno una componente vascolare.
Deve quindi essere proposta al paziente con lievi deficit arteriosi, valutati da un’équipe specialistica. In modo particolare, i pazienti sono soggetti che devono aver eseguito un ecocolordoppler dinamico penieno, l’esame in grado di evidenziare se esistono alterazioni circolatorie all’interno dei corpi cavernosi del pene.

L’iter da seguire, in sintesi, è questo:
- visita specialistica andrologica, con anamnesi dettagliata
- esami strumentali per riscontrare l’origine vascolare della disfunzione
- indicazione terapeutica appropriata da parte dello specialista, con pianificazione del ciclo di sedute, nel caso in cui si risulti ‘idonei’ al trattamento.
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Controindicazioni alle onde d’urto per la disfunzione erettile
Le onde d’urto sono una terapia del deficit erettile che è sostanzialmente priva di controindicazioni.
Una volta verificata l’idoneità al trattamento – cioè, come abbiamo visto, la riconducibilità dell’impotenza ad un problema vascolare e circolatorio – questa rappresenta l’opzione più sicura e priva di rischi.
Si tratta infatti di una terapia tollerata benissimo. Le onde d’urto non evocano dolore, non sono dannose per l’organismo e possono essere somministrate a qualunque individuo, anche a soggetti con patologie particolari, come i diabetici e i vasculopatici.
Può affiancarsi alle terapie orali per la disfunzione erettile: in molti casi permette di recuperare la risposta al farmaco che si era perduta, o facilita la riduzione del dosaggio delle pastiglie.
Diretta conseguenza dell’assenza di controindicazioni è la ripetibilità del trattamento quando fosse di nuovo necessario, o come forma di mantenimento nel tempo.
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Come si applicano le onde d’urto
Esistono in commercio diverse macchine per le onde d’urto. Non tutte possono essere considerate uguali perchè la terapia con le onde d’urto risponde ad una serie di principi fisici che ne condizionano l’efficacia.
Tra questi:
- la profondità di penetrazione nei tessuti
- e la focalizzazione dell’onda negli stessi
sono due concetti fondamentali per la buona riuscita del trattamento.
In particolare, le onde devono essere convogliate ad una profondità non eccessiva perché il corpo cavernoso è un tessuto superficiale. Non richiede quindi di penetrare nelle strutture profonde ossee o articolari (come serve fare agli ortopedici).
Inoltre il fuoco dove l’onda d’urto va a battere non deve essere particolarmente ampio, ma invece va fatto un trattamento molto localizzato.
Tutto ciò dipende dalle caratteristiche del manipolo della macchina che andiamo ad utilizzare: per questa ragione le macchine che erogano onde d’urto differiscono tra loro. Noi abbiamo, ad esempio, dovuto cambiare diverse macchine prima di arrivare a quella che attualmente ci garantisce i risultati ottimali (la Storz Duolith SD1).
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Quanto dura il trattamento
Il trattamento con le onde d’urto viene fatto una volta alla settimana per sei settimane mediamente. Gli effetti sono evidenti nel giro di tre-quattro settimane e, in base ai più recenti studi, l’effetto viene mantenuto per diversi mesi.
Chiaramente non si può dare una stima definitiva di mantenimento dell’effetto perchè i punti di partenza sono diversi: più grave è la situazione di partenza, più breve sarà la durata. In base ai nostri dati, sei-dodici mesi sono un tempo riconoscibile come effetto medio del trattamento.
A questo va aggiunto che si possono poi fare dei trattamenti di richiamo. Noi consigliamo, nelle forme di deficit erettile moderato-grave, di fare delle sedute di mantenimento nei mesi successivi (ad esempio una singola seduta ogni quattro mesi per l’anno successivo).
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Dove svolgere il trattamento ad onde d’urto per la disfunzione erettile
Le onde d’urto si svolgono in centri medici specializzati, e sono una terapia ambulatoriale e non invasiva.
Il fatto che l’erogazione non richieda l’accesso a strutture particolari o la necessità di lunghe permanenze nei centri non deve trarre in inganno: un trattamento fatto in modo non corretto, o con dispositivi non idonei, può non sortire effetto, o, peggio, causare dei danni.

Numero Verde Onde d’Urto
Dal punto di vista tecnologico, è importante dotarsi di un’apparecchiatura che per capacità di focalizzare le onde, per capacità di penetrazione, per capacità di intensità e di frequenza delle onde stesse, sia in grado di ottenere un equilibrio tra tutti questi parametri.
Tale equilibrio è il presupposto per innescare in modo efficace la riparazione, attraverso una cascata biochimica di eventi.
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Onde d’urto disfunzione erettile, domande frequenti
Quali sono i tassi di successo delle onde d’urto per la disfunzione erettile?
I dati dei trattamenti svolti dall’equipe Androteam evidenziano un tasso di successo superiore all’80%. Otto uomini su dieci a cui forniamo l’indicazione verso le onde d’urto riprendono un’attività sessuale spontanea nelle forme lievi, o recuperano la risposta ai farmaci (precedentemente perduta) nelle forme moderate-gravi.
Quanto costa la terapia ad onde d’urto?
Il costo è di circa 200-220 € per singola seduta, con cicli di 6 sedute e poi eventuali richiami ogni 4 mesi nell’anno successivo. Prima dell’inizio del ciclo sono previsti una visita andrologica preliminare e gli esami strumentali necessari per associare il deficit erettile a cause di natura prevalentemente vascolare.
Come si svolge una seduta di onde d’urto per la disfunzione erettile?
Una seduta dura normalmente tra i 15 e i 20 minuti, non richiede anestesia né antidolorifici, non procura sensazioni di disagio e non lascia strascichi di dolore. Le onde d’urto a bassa intensità sono erogate localmente tramite un manipolo, equamente divise tra la metà alta del pene, la base della radice e i lati destro e sinistro.
Quante sedute ci sono in un ciclo di onde d'urto per la disfunzione erettile?
Un ciclo di onde d’urto per la disfunzione erettile è generalmente costituito da sei sedute a distanza di una settimana l’una dall’altra, e ogni seduta dura circa venti minuti. In casi selezionati, dopo il ciclo iniziale si possono eseguire delle sedute di “mantenimento”.
Quali sono i benefici delle onde d'urto per la disfunzione erettile?
I benefici delle onde d’urto per il deficit erettile sono rappresentati dalla cosiddetta neoangiogenesi: una reazione che promuove la crescita di nuovi vasi sanguigni. Per questa ragione il trattamento – che non è doloroso e non presenta effetti collaterali – ha l’ambizione di essere curativo (a differenza delle terapie farmacologiche che agiscono soltanto sui sintomi).
Dove svolgere un ciclo di onde d'urto per la disfunzione erettile?
Il trattamento con onde d’urto per la disfunzione erettile va svolto in un centro specializzato. I due requisiti fondamentali per individuare un centro idoneo sono: 1) l’alta specializzazione nel trattamento dei medici andrologi 2) gli elevati standard tecnologici della macchina che eroga le onde d’urto.
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Conclusioni
In Androteam ci occupiamo da molti anni di onde d’urto a bassa intensità per la cura della disfunzione erettile. Possono essere ormai considerate una terapia scientificamente consolidata e dai risultati eccellenti.
Sulla base dei trattamenti svolti dal 2017 da parte dell’équipe Androteam, possiamo ricavare queste statistiche:
- l’80% dei trattamenti ha completo successo
Tra coloro che precedentemente assumevano farmaci per via orale:
- il 20% ha abbandonato i farmaci per la disfunzione erettile
- il 45% ha ridotto i farmaci
- il 35% ha recuperato la risposta ai farmaci (prima perduta)
- avere più informazioni,
- prenotare una visita di idoneità al trattamento,
- richiedere una consulenza online,
- chiamare il numero verde 800 200 017 dedicato alle onde d’urto
…oppure lasciare considerazioni e domande nei commenti qui sotto: risponderemo a tutti.
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Fonti
- Review of the Current Status of Low Intensity Extracorporeal Shockwave Therapy (Li-ESWT) in Erectile Dysfunction (ED), Peyronie’s Disease (PD), and Sexual Rehabilitation After Radical Prostatectomy With Special Focus on Technical Aspects of the Different Marketed ESWT Devices Including Personal Experiences in 350 Patients
- Low-Intensity Shockwave Therapy for Erectile Dysfunction
- Effect of Low-Intensity Extracorporeal Shock Wave on the Treatment of Erectile Dysfunction: A Systematic Review and Meta-Analysis
- Low-Intensity Extracorporeal Shockwave Therapy for Erectile Dysfunction in Diabetic Patients
Autore

Dottor Massimiliano Timpano
Urologo e AndrologoSpecialista in Urologia e perfezionato in Andrologia con il conseguimento del Master universitario di II livello presso l’Università degli Studi di Torino, di cui oggi è Docente.
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Salve
La terapia e’ indicata anche per chi e’ stato trattato con radioterapia per adenocarcinoma prostata,
Grazie per la vostra attenzione.
Cordiali saluti
Buongiorno! Grazie di averci contattati. Dopo una radioterapia è piuttosto frequente avere un deficit erettile su causa multifattoriale: in parte a causa neurogena, per l’effetto delle radiazioni sui nervi che passano intorno alla prostata e controllano l’erezione, in parte per il possibile effetto diffuso delle radiazioni sui corpi cavernosi che causano fibrosi della muscolatura del pene. Se persiste una erezione residua dopo la radioterapia e possibile eseguire il trattamento con le onde d’urto eventualmente associato a farmaci vasodilatatori. In questo caso ci attendiamo una buona ripresa dell’attività erettile. Bisogna comunque considerare lo stato pre trattamento dell’erezione poiché tutti i trattamenti che noi possiamo eseguire hanno un risultato tanto migliore quanto migliori sono le condizioni di partenza E inoltre dobbiamo considerare l’eventuale presenza di fattori di rischio vascolari come ad esempio il fumo, l’ipertensione, malattie cardiovascolari in generale che hanno un effetto negativo sull’erezione. È comunque opportuna una valutazione andrologica completa di esame Doppler per verificare la parte vascolare dell’erezione che potrebbe beneficiare del trattamento con le onde d’urto e i vasodilatatori.
Salve volevo chiedere dopo quanto tempo dall’ inizio delle sedute di onde d urto si cominciano a vedere i risultati. Per esempio se già dopo la prima seduta, oppure se occorre aspettare più tempo. Perché io ho appena svolto la prima seduta di onde d urto ma non ho visto miglioramenti e volevo chiedere se fosse una cosa normale. Grazie cordiali saluti.
Buongiorno. Non è possibile dare una risposta precisa alla sua domanda, poiché bisognerebbe conoscere la sua particolare situazione clinica. In linea di massima, occorrono almeno tre sedute per cominciare a vedere dei risultati, anche se questo tempo è variabile a seconda della gravità del suo problema è della presenza di fattori di rischio. Le onde d’urto devo innescare una reazione di neoangiogenesi (cioè di crescita di nuovi vasi sanguigni) che richiede certamente del tempo per dare degli effetti. Ci faccia sapere come va il suo trattamento: condividere le esperienze è sempre utile sia per il medico che per i pazienti.