La circoncisione è un intervento chirurgico che prevede l’asportazione del cosiddetto foglietto interno del prepuzio.
Esistono ragioni terapeutiche e ragioni non terapeutiche per cui si ricorre a tale procedura.
In questo articolo analizziamo a cosa serve la circoncisione, come si pratica, quali benefici arreca, e che conseguenze sulla vita sessuale sono attese dopo la guarigione.
La circoncisione terapeutica
La circoncisione è un intervento chirurgico che si esegue per risolvere una fimosi.
La fimosi è l’anomalo restringimento della cute del prepuzio che impedisce di scoprire completamente il glande, cioè la punta del pene.
Si tratta di una situazione che procura discomfort sia dal punto di vista sessuale che dal punto di vista dell’igiene personale, perché impedisce di pulire adeguatamente la superficie del glande.
Quindi la fimosi è una condizione anormale che richiede una soluzione necessariamente chirurgica, rappresentata dalla circoncisione.
L’intervento di circoncisione
La circoncisione è un intervento eseguito in day hospital, con anestesia locale.
Viene praticata una puntura alla radice del pene per addormentare tutta la porzione libera, in modo da perdere la sensibilità per circa un’ora (che è il tempo necessario per eseguire l’intervento).
La metodica chirurgica prevede di asportare la parte del cosiddetto foglietto interno del prepuzio.
Il prepuzio, cioè la fodera del glande, è costituito da due foglietti, uno interno e uno esterno. L’intervento di circoncisione consiste nell’eseguire un’incisione in punta al pene, attraverso la quale il foglietto interno sarà separato da quello esterno.
Si tratta di un mini-degloving del pene, in cui il foglietto interno viene completamente escisso, e il foglietto esterno riattaccato alla cute della base del glande.
In sostanza, la circoncisione è un tipo di intervento che porta a scoprire la maggior parte del glande o la sua interezza.

Svolgimento dell’intervento
L’intervento dura all’incirca mezz’ora e viene eseguito, come detto, in regime di day hospital.
Non richiede una degenza particolarmente lunga: si tratta della convalescenza a casa tipica di qualsiasi intervento di piccola chirurgia. Per qualche ora si avverte un po’ di fastidio ma si possono continuare a svolgere tutte le normali attività quotidiane da subito.
L’unica eccezione riguarda l’attività sessuale, che per un mese circa deve essere sospesa.
I punti della cicatrice al di sotto del glande sono in materiale riassorbibile: si scioglieranno quindi da soli senza bisogno di toglierli in un secondo tempo.
Il post-operatorio
Gli accorgimenti da attuare nel periodo post-operatorio si limitano ad una medicazione una volta al giorno, con del disinfettante, lungo tutta la circonferenza della sutura chirurgica.
Per quanto riguarda il dolore, esso è molto ben controllato con dei comuni antidolorifici come la tachipirina, ad esempio.
Il momento in cui si può sentire un po’ più di fastidio, nei primi giorni dopo l’intervento, è la notte. Questo perché nelle ore notturne il pene può andare spontaneamente in erezione, mettendo in tensione la sutura e procurando così un lieve dolore.
Per tale ragione è consigliabile, nei quattro o cinque giorni successivi alla circoncisione, prendere l’antidolorifico prima di andare a dormire.
Le conseguenze sulla vita sessuale
Spesso i pazienti che si sottopongono alla circoncisione – e specialmente i ragazzi giovani – hanno paura delle eventuali problematiche sessuali successive all’intervento.
In realtà, dal punto di vista sessuale non cambia nulla, né in termini di erezione né in termini di sensibilità.
Per quanto riguarda l’erezione, questo intervento coinvolge la cute, quindi la parte superficiale del pene, senza dare nessun fastidio alle camere dell’erezione, cioè ai corpi cavernosi internamente.
Per quanto riguarda la sensibilità, non vengono alterati i meccanismi sensoriali di trasmissione degli impulsi nervosi della stimolazione tattile dal glande ai centri che controllano appunto la sensibilità.
Circoncisione ed eiaculazione precoce
È un falso mito da sfatare che per curare l’eiaculazione precoce si possa ricorrere alla circoncisione.
Proprio per il fatto che la circoncisione non altera la sensibilità, non possiamo aspettarci un beneficio per chi ha un’eiaculazione precoce. Essa va infatti gestita in altro modo.
Circoncisione ed igiene intima
La circoncisione permette poi di ottimizzare l’igiene intima e quindi riduce moltissimo il rischio di infezioni del pene.
Soprattutto riduce – o meglio azzera – il rischio di tumore del pene.
Quindi è una pratica che, al di là di una diffusione nel mondo spesso frutto di motivi religiosi, comportamentali, e culturali, ha un reale impatto clinico sulla salute del pene.
A cosa serve la circoncisione, in sintesi
- Rappresenta la soluzione terapeutica della fimosi
- Migliora l’igiene intima del paziente, riducendo i fattori di rischio per numerose patologie del pene e malattie veneree
- Azzera il rischio di cancro del pene
A che età va fatto l’intervento di circoncisione?
La circoncisione non va eseguita ad una specifica età.
Le ragioni mediche che consigliano di farla possono riguardare indistintamente bambini, ragazzi, adulti e perfino anziani.
In sostanza, la scelta dipende dal tipo di problema che ha portato alla fimosi. Tale patologia può essere un problema congenito ma molto spesso è invece acquisito, con la conseguenza che la circoncisione non ha un’età ottimale per essere eseguita.
Curiosità, dati e statistiche sulla circoncisione
- l’incidenza di complicanze dopo un intervento di circoncisione è inferiore al 4%;
- tra gli adolescenti italiani la diffusione della fimosi è del 13% circa. Se non risolta tempestivamente tramite intervento di circoncisione, impatta negativamente sulla soddisfazione sessuale del giovane (ad esempio facendo sì che abbia un primo rapporto sessuale più tardi della media)*;
- in base ai report AMSI (Associazione Medici di Origine Straniera in Italia), circa 11.000 circoncisioni su bambini di origine straniera hanno luogo ogni anno nel nostro paese;
- si stima che nell’ebraismo circa il 90% dei fedeli praticanti sia circonciso;
- è possibile che la prima circoncisione dell’antichità sia avvenuta in Egitto nel 2300 a.C.
Domande frequenti
Chi è circonciso 'dura' di più?
La circoncisione non è un trattamento per l’eiaculazione precoce. Di regola le modificazioni della sensibilità sono transitorie, e solo in rari casi ci può essere una riduzione della sensibilità per la cheratinizzazione della superficie del glande.
Com'è il sesso dopo la circoncisione?
Il sesso dopo l’intervento di circoncisione è assolutamente soddisfacente. Dal punto di vista sessuale, infatti, non cambia nulla né per quanto riguarda l’erezione né per quanto riguarda la sensibilità.
Quanto è dolorosa la circoncisione?
La circoncisione è poco dolorosa. Il dolore postoperatorio nei primi due-tre giorni si controlla bene con il paracetamolo (meglio prenderlo prima di andare a dormire, per ridurre il fastidio che possono dare le erezioni notturne). Pur tenendo presente la diversa soglia di dolore di ciascuno, mediamente il dolore può essere considerato molto lieve.
Come capire se è necessaria la circoncisione?
Se il prepuzio non scorre bene, se si forma una strozzatura sotto il glande a prepuzio retratto o se addirittura non si riesce a scoprire completamente il glande, è molto probabile trovarsi in condizione di fimosi. In questi casi è necessaria la circoncisione.
A cosa serve il prepuzio?
Nel neonato, in età da pannolino, il prepuzio è protettivo nei confronti delle infezioni (e la fimosi è fisiologica); dal punto di vista sessuale, in età giovane-adulta, partecipa mediante lo sfregamento sul glande alla stimolazione genitale (che poi si otterrà comunque in altro modo dopo la circoncisione).
Quanto costa l'intervento di circoncisione?
La circoncisione ha un costo variabile a seconda della struttura e della convenzione assicurativa; nel nostro centro ha un costo variabile tra i 1500 e i 3000 €.
Conclusioni
Ricapitolando: la circoncisione è un intervento mini invasivo di chirurgia ambulatoriale, in day hospital, che permette di risolvere il problema della fimosi asportando chirurgicamente il foglietto interno del prepuzio, e quindi lasciando scoperta la maggior parte del glande.
Se da un lato è una pratica antichissima legata a motivi religiosi (come nella religione ebraica) o culturali, dall’altro è un intervento che ha un reale impatto clinico sulla salute del pene.
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*Fonti

Dr Massimiliano Timpano
Urologo e AndrologoSpecialista in Urologia e perfezionato in Andrologia con il conseguimento del Master universitario di II livello presso l’Università degli Studi di Torino, di cui oggi è Docente